I CANTORI DEL "MISERERE"

Pasqua 2014: la settimana Santa a MolfettaA Conversano le processioni della Settimana Santa vengono accompagnate dalla banda musicale e dalle litanie in latino del "Miserere" eseguito da due gruppi di Cantori.
Il "Miserere" Pasqua 2014: la settimana Santa a Molfetta
è una versione musicale di quattro versetti tratti dal Salmo 50.
Tramandato oralmente negli ultimi decenni, è sicuramente nato su carta pentagrammata, probabilmente a opera del compositore conversanese  Ignazio Candela, organista e maestro di cappella della Cattedrale dal 1768 al 1803. Probabilmente si tratta del brano a cappella che meglio rappresenta le suggestioni del Venerdì Santo conversanese.

Un "profilo" dei Cantori del "Miserere" di Conversano si può ricavare dalla seguente:


Intervista su "Conversano.it" del 26 marzo 2012

"MISERERE": UNA TRADIZIONE CHE RISALE A QUATTRO SECOLI TRAMANDATA ORALMENTE

Alla vigilia dei riti della settimana santa abbiamo posto delle domande ad Eugenio Giustiniani, coordinatore dei cantori del Miserere, mentre sono in corso le prove del medesimo gruppo presso la chiesa della Passione.


- Eugenio, a quale numero è giunta quest'anno la tradizione del Miserere?
"In realtà non vi è un numero preciso perché questa tradizione si tramanda di padre in figlio da secoli, io personalmente sono 42 anni che partecipo a questa corale di cui per anzianità sono il coordinatore".

- Da quanti elementi è composta la corale? 
"Una trentina". 

- Un ricordo degli "anziani" del gruppo che oggi purtroppo non ci sono più. 
"Di ricordi ce ne sono tanti, i miei iniziano nel 1970 quando Natale Pace, che è stato il maestro di tutti noi, si propose di rinnovare i componenti della corale, perché l'età media era, per quell'epoca, alta con numerosi ultra sessantenni. In pratica temendo che la tradizione si interrompesse si preoccupò di inserire nel gruppo dei giovani che proseguissero la tradizione". 

- Nel 1970 oltre te chi altro è entrato nel gruppo dei cantori? 
"Nino Carenza che oggi è vigile urbano, Angelo Manosperta che dopo alcuni anni abbandonò il gruppo, Mario Berardi dipendente dell'emittente Telenorba, Franco Sperti anche lui dopo alcuni anni abbandonò, ma la cosa positiva è che con il passare del tempo si sono presentati tanti altri giovani, fenomeno che continua tutt'ora. Tant'è è vero che anche quest'anno si è presentato un ragazzo che a breve farà il suo esordio fra i cantori del Miserere. Tuttavia in passato ci sono stati dei casi in cui non ho accettato l'ingresso di alcune "voci" nella corale perché il tono di voce non era quello giusto". 

- Quali sono le caratteristiche che deve avere una "voce" per entrare nella corale? 
"Deve anzitutto entrare in armonia con le altri voci, la nostra corale è come un'orchestra nella quale non ci possono essere solo dei fiati ma ha bisogno anche di percussioni, c'è bisogno anzitutto di armonia, non possiamo avere solo tenori o bassi o contralti". 

- Il Miserere è un cosiddetto canto a cappella, fatto solo di voci senza alcun accompagnamento di strumenti musicali a quanto risale? 
"Natale Pace mi diceva che questa tradizione risale ai padri basiliani, siamo all'incirca nel 1600/1700 e il loro repertorio è stato tramandato in maniera esclusivamente orale per cui non esiste uno spartito. Qualche anno fa Claudio Ermogene del Medico ha provato a trascrivere su uno spartito il Miserere ma non posso dare alcun giudizio perché non ho ascoltato questa versione". 

- Quindi il testo del Miserere si tramanda di voce in voce? 
"Più giusto dire che si tramanda da orecchio ad orecchio, io stesso ho imparato mettendo l'orecchio accanto alla bocca dell'anziano che aveva la mia stessa tonalità e cioè il papà di Franco Vitto (il titolare del Bar dell'Incontro)".

- Avete mai avuto l'idea di incidere un disco?
"Ci abbiamo pensato ma non abbiamo poi realizzato l'idea perché il nostro è un repertorio abbastanza limitato". 

- Come si sviluppa l'esibizione dei cantori durante la Settimana Santa? 
"Il programma inizia il giovedì sera verso le venti, venti e un quarto con la visita alle statue dei Misteri della chiesa della Passione, dopo aver cantato qualche strofa per circa mezz'ora ci trasferiamo al santuario della Madonna dell'isola dove il Cristo Nero è stato già esposto per la consueta cerimonia del bacio del piede. Lì ci tratteniamo fino alle ventitré, la mattina verso le sei iniziamo la processione con il Cristo, partendo dalla chiesa di San Rocco fino a quando in Largo Conciliazione il Vescovo benedice il Cristo che ritorna al santuario di Santa Maria dell'Isola. Noi attendiamo che dalla chiesa del Carmine arrivi la statua della Madonna Addolorata e intoniamo una strofa dello Stabat Mater. Nel pomeriggio del venerdì santo seguiamo la processione dei Misteri, questo è un programma che si ripete di anno in anno senza variazioni".

I Cantori del "Miserere"

- Testo tratto dall'intervista a  "Conversano.it" del 26 marzo 2012.
- Foto tratte dal web.